L’Ue guarda timidamente all’Artico nel tentativo di riorganizzare il suo spazio strategico lungo i suoi confini settentrionali.
Questa decisione è stata presa per rafforzare i progetti di cooperazione già in essere con le autorità locali e per studiare la possibilità di svilupparne ulteriori in futuro. L'annuncio è stato diffuso dal funzionario della Commissione Europea Per Hargard e sottolinea l’interesse di Bruxelles a stringere rapporti più stretti con il Paese, ricco di giacimenti minerari ed esportatore di energia.
L’Unione europea ha annunciato l'apertura di un ufficio di rappresentanza a Nuuk, la capitale della Groenlandia.
Il tentativo però rischia di essere tardivo e la portata dell’iniziativa modesta. L’ufficio di rappresentanza ospiterà solo tre o quattro funzionari e non aprirà prima del 2023 inoltrato.
Il cambiamento climatico e lo scioglimento della grande calotta che si sviluppa in tutto il suo teriorio è destinato a facilitare lo sfruttamento di risorse intrappolate nei ghiacciai (come petrolio, ferro, zinco, gas e terre rare) e alcune grandi potenze, come la Cina, hanno già presentato diverse manifestazioni di interesse come lo sviluppo di impianti estrattivi.
L’importanza geopolitica della Groenlandia è cresciuta anche per la possibilità di nuove rotte commerciali grazie allo scioglimento dei ghiacci. L’isola verde è un crocevia strategico tra Eurasia e Nord America e potrebbe consentire alle rotte commerciali di aggirare il Canale di Suez, poco agevole ed ingolfato da una serie di problematiche logistiche.