Le temperature artiche rappresentano da sempre una sfida per i fotografi in Groenlandia. Freddo e condensa possono diventare un vero problema.
Chi non può resistere al richiamo dell'aurora boreale o di un appostamento di un'ora alla ricerca di un raro esemplare animale, deve tener conto delle difficoltà a cui può andar incontro.
Nella fotografia non serve avere una macchina da svariate migliaia di euro per portare a casa buoni scatti. Oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante e nelle giuste mani anche una macchina entry level garantisce buoni risultati. Detto questo è innegabile che di notte, a causa della scarsa luce, avere una buona macchina che regga bene gli ISO più spinti è un grande vantaggio.
Non è comunque il caso di svenarsi e a meno che la fotografia sia il vostro lavoro o il vostro hobby principale direi che è meglio farsi bastare quel che si ha e sfruttarlo al massimo!
Il requisito minimo per compiere dei buoni scatti, diciamo, è munirsi di una reflex o di una mirrorless con lenti intercambiabili.
Oltre che per il corpo, però, anche le attrezzature saranno sollecitate e qui si verifica una sfida relativamente facile da vincere: il freddo e la condensa.
Batterie e Freddo
Restare al freddo e al vento artico puo' essere un problema. I costruttori delle macchine fotografiche dichiarano una temperatura operativa specifica (che nella maggior parte dei casi è 0-40°C) pertanto il corretto funzionamento è “garantito” unicamente nel range indicato, tuttavia occorre tener presente che oltre al freddo, c'è il vento. Questo può amplificare il problema andando ad allontanare il calore del nostro corpo, insinuandosi nelle guarnizioni dell’attrezzatura e nello zaino.
Le batterie sono la parte più sensibile della nostra attrezzatura.
Di solito le batterie funzionano al meglio intorno ai 25°C mentre a -15°C possono subire una riduzione di capacità del 50% ed oltre, arrivando anche a non funzionare.
Questi effetti non possono essere eliminati, ma sicuramente limitati con opportuni accorgimenti.
Gli smartphone
I telefonini oggi diventano strumenti fotografici oltre che di "aiuto fotografico" (con le varie app che ci aiutano a calcolare i tempi di alba e tramonto o i tempi di esposizione).
Questi apparecchi andrebbero tenuti riparati evitando di riporli nelle tasche esterne della giacca. Alcuni modelli hanno un termometro che spegne il dispositivo se si scende al di sotto di una certa temperatura e, a titolo di esempio, produttori come Apple specificano chiaramente che sotto gli 0°C il dispositivo potrebbe “cambiare comportamento”.
La condensa
Un nemico subdolo e pericoloso, perché può creare danni gravi e permanenti all’attrezzatura!
Il rischio di condensa si ha quando l’aria calda e umida viene a contatto con una superficie fredda, come, per esempio, il freddo corpo della macchina fotografica quando rientriamo nella calda hall di un albergo. Bisogna evitare che l’equipaggiamento entri a contatto violento con l’aria calda e umida, ad esempio lasciando l’attrezzatura nello zaino e lasciare che lentamente si riscaldi. Se per caso si dimentica qualcosa nello zaino rendendone necessaria l’apertura, allora meglio andar fuori, aprire lo zaino, prendere quel che si è dimenticato, richiuderlo e solo dopo, rientrare.
Limitati movimenti del fotografo
Riguardo la prima problematica, il richiamo è alle nostre mani, che rappresentano il principale punto di contatto tra il fotografo e la macchina fotografica, tuttavia al freddo è quasi sempre necessario usare un paio di guanti che peggiorano il “contatto” fotografo-macchina e quindi l’interazione. Non esiste il guanto perfetto, ma sul mercato le alternative non mancano. Alcuni fotografi usano dei guanti che all’occorrenza liberano le dita, soluzione che può essere valida se si utilizzano corpi macchina di ridotte dimensioni.
Talvolta, se la temperatura è rigidissima, tornano comodi un paio di sotto guanti che consentono di usare il touch di smartphone e macchine fotografiche.
Un altro aspetto banale, ma di cui riscontro scarsa applicazione, è quello di indossare il guanto avendo le mani già calde, cosa che aiuterà enormemente a creare e mantenere il confort climatico.