La Groenlandia è la più grande isola del mondo e si trova tra l’oceano Atlantico e l’oceano Artico, ad est dell'arcipelago artico canadese. Sebbene geograficamente faccia parte del continente del Nord America, la Groenlandia è politicamente e culturalmente legata all'Europa, e gran parte della sua storia è influenzata dal forte passato coloniale con la Danimarca, di cui tutt'oggi fa parte, insieme alle isole Faroe, come territorio semi-autonomo.
Dagli Inuit ai norreni, da colonia al governo autonomo.
La Groenlandia è stata abitata a intervalli da popolazioni circumpolari i cui antenati vi migrarono da quello che oggi è il Canada. Si ritiene infatti che gli Inuit abbiano attraversato la Groenlandia nord-occidentale dal Nord America, utilizzando le isole dell'Artico canadese come trampolini di lancio, in una serie di migrazioni che si estesero almeno dal 2500 a.C. all'inizio del II millennio d.C. Ogni ondata migratoria rappresentava diverse culture Inuit (Saqqaq, Dorset, Thule.)
Fotografie di groenlandesi esposti al Museo Narsaq nel sud della Groenlandia © Photo by Peter Lindstrom Rasmussen - Visit Greenland
La popolazione odierna della Groenlandia discende dall’ultima immigrazione, la cultura Thule, arrivata qui intorno al IX secolo d.C. Quest'ultima immigrazione Inuit ebbe luogo più o meno nello stesso periodo dell'arrivo in Groenlandia dei coloni norvegesi e di Erik il Rosso, avvenuto nel 982 d.C. Ritornato in Islanda descrisse le meraviglie della terra appena scoperta dandole il nome di "Greenland" nella speranza che il nome attirasse i coloni e nel 986 organizzò una spedizione sull'isola che portò allo sviluppo di due insediamenti principali, uno vicino all'attuale Qaqortoq e l'altro dove sorge l'attuale Nuuk.
La popolazione norrena scomparve dalla Groenlandia intorno al 1500 d.C. per ragioni che non sono mai state completamente chiarite, anche se possono essere ricondotte in buona parte al cambiamento climatico. Molte delle rovine dei coloni norvegesi sono ancora visibili nelle pianure e sui pendii delle montagne della Groenlandia meridionale e nei dintorni di Nuuk.
Durante il XVI e il XVII secolo, i balenieri olandesi e inglesi viaggiavano spesso nei mari intorno alla Groenlandia e occasionalmente interagivano con la popolazione locale. Tuttavia, nessun ulteriore tentativo di colonizzazione venne fatto fino al 1721, quando Hans Egede, con il permesso del Regno Unito di Danimarca-Norvegia, fondò una compagnia commerciale e una missione luterana vicino all'attuale Nuuk, segnando così il vero inizio della colonizzazione della Groenlandia.
Fu solo nel 1953 che la Groenlandia smise di essere una colonia della Danimarca ed è diventata una provincia per poi raggiungere una prima forma di governo autonomo nel 1979. Nel 1973 la Danimarca entrò a far parte dell'UE e di conseguenza anche la Groenlandia che successivamente, ad autonomia politica raggiunta, smise di farne parte a seguito di un referendum consultivo tenutosi nel 1985. Nello stesso anno ottenne la propria bandiera.
Un giovane con in mano una bandiera della Groenlandia per celebrare la giornata nazionale © Photo by Aningaaq R. Carlsen - Visit Greenland
Nel 2009 un nuovo trattato tra Groenlandia e Danimarca entra in vigore a seguito di un referendum nazionale sull'estensione dell'autonomia groenlandese. Ciò ha portato alla sostituzione del precedente Home Rule Act e dell’entrata in vigore della Legge sull’autogoverno della Groenlandia il 21 giugno 2009 (giornata della festa nazionale che cade nel solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno). Oltre ad assumere il controllo sulle risorse naturali, la Groenlandia ottenne anche il diritto di assumere l'amministrazione di numerosi altri ambiti che in precedenza ricadevano sotto l'amministrazione dello stato danese (sanità, istruzione, tassazione, infrastrutture, pianificazione territoriale, servizi sociali e molto altro). Pertanto oggi le autorità groenlandesi legiferano e gestiscono la maggior parte degli affari interni. Mentre la politica estera, la difesa e la sicurezza nazionale, gli affari giudiziari e legali e il sistema monetario sono settori rimasti sotto il controllo della giurisdizione danese.
Il territorio e la geografia
La Groenlandia ha il tratto nord-sud più lungo dell’Artico che si traduce in un’ampia gamma di variazioni nelle condizioni dal punto di vista geologico e climatico che si traduce in una diversità di condizioni di vita per i suoi abitanti.
Escursione su ghiacciaio in Groenlandia © Photo by Adam Lyberth - Visit Greenland
La Groenlandia si estende per circa 2.670 km da nord a sud e più di 1.050 km da est a ovest nel suo punto più largo. Due terzi dell’isola si trovano all’interno del Circolo Polare Artico e l’estremità settentrionale dell’isola si estende fino a meno di 800 km dal Polo Nord. La Groenlandia è separata dall’isola canadese di Ellesmere, a nord, da soli 26 km. Il paese europeo più vicino è l'Islanda, situata a circa 320 km attraverso lo stretto di Danimarca, a sud-est. Contraddistinta da un innumerevole numero di isole e fiordi di grandi e piccole dimensioni, la costa profondamente frastagliata è lunga 39.330 km, una distanza più o meno equivalente alla circonferenza della Terra all’Equatore.
La principale caratteristica fisica della Groenlandia è la sua enorme calotta glaciale, seconda solo a quella dell’Antartide per dimensioni. La calotta glaciale della Groenlandia ha uno spessore medio di 1.500 metri, raggiunge uno spessore massimo di circa 3.000 metri e copre circa l’80% della superficie totale della Groenlandia. In alcuni punti, è così pesante da aver spinto parte della terraferma sotto il livello del mare. Lungo molte parti della costa, la calotta glaciale si affaccia direttamente sul mare, con grossi pezzi che si staccano dai ghiacciai e scivolano nell’acqua come iceberg.
Città di Qaqortoq nel sud della Groenlandia © Photo by Magnus B Trolle - Visit Greenland
La restante zona libera dai ghiacci occupa le zone costiere del paese ed è costituita in gran parte da altopiani; catene montuose parallele alle coste est e ovest dell'isola, raggiungono i 3.700 metri sul monte Gunnbjørn nel sud-est. Nonostante questi altopiani, la maggior parte del fondo roccioso sottostante la calotta glaciale della Groenlandia si trova infatti al livello o leggermente al di sotto degli attuali livelli del mare.
Le più grandi aree di terra libera dai ghiacci si trovano nella Peary Land ad Avanersuaq, nella Jameson Land presso Ittoqqortoormiit e nell'entroterra presso Sisimiut. Le montagne più alte si trovano lungo le coste e in alcune zone sporgono dalla calotta glaciale per formare isole di terra nel ghiaccio che in geologia e in glaciologia vengono chiamate nunatak.
Le strade in Groenlandia sono limitate a brevi tratti entro i confini della città. Sebbene le slitte trainate da cani e le motoslitte siano utilizzate nelle zone costiere ricoperte di ghiaccio e nell'entroterra, il trasporto marittimo e il servizio aereo sono i principali mezzi di trasporto.
Il clima
La Groenlandia si trova nelle zone climatiche artiche e subartiche. Tuttavia, ci sono alcune piccole aree dove esistono climi di tipo continentale. Il clima in Groenlandia varia da regione a regione e cambia radicalmente nel corso delle stagioni. I rapidi cambiamenti meteorologici, dal sole alle bufere di neve, sono comuni e derivano dalla progressione verso est delle masse d’aria a bassa pressione su uno strato permanente di aria fredda sopra l’interno ghiacciato dell’isola.
Anche se la Groenlandia può apparire tutta bianca su una mappa a causa della calotta glaciale della Groenlandia, può sorprendere che il tempo e il clima del territorio dipendano fortemente dal fatto che si viva a nord o a sud del paese, o all'estremità di una valle o all'estremità opposta. Vi sono sostanziali differenze, a causa dell'ampiezza del territorio, dalla zona più settentrionale a quella più meridionale dell'isola. La parte sud ha, infatti, un clima molto più mite rispetto alla zona interna del paese ed a quella settentrionale, grazie anche alle forze moderatrici della Corrente del Golfo. Diversi sistemi di correnti oceaniche si incontrano nelle acque circostanti la Groenlandia influenzando, tra le altre cose, la temperatura e la salinità del mare, e quindi la distribuzione degli organismi marini.
Le temperature medie invernali nel mese più freddo variano da minime di circa -7° C nel sud a circa -34° C nel nord. Le temperature estive lungo la costa sud-occidentale sono in media intorno ai circa 7° C nel mese di luglio, mentre la media nell'estremo nord è più vicina a circa 4° C.
Aurora boreale sopra Kulusuk nella Groenlandia orientale © Photo by Peter Norris Niman - Visit Greenland
Ci sono solo due stagioni: un lungo inverno e una breve estate. Le estati sono fresche e possono essere piuttosto instabili con frequenti cambiamenti climatici. Le giornate sono lunghe e le notti brevi a causa del sole di mezzanotte. Al contrario, durante l’inverno le ore diurne sono brevi. Ma notti più lunghe e temperature più fredde offrono opportunità spettacolari per vedere l'aurora boreale.
La Groenlandia ha circa due mesi di sole di mezzanotte durante l'estate. Le precipitazioni medie annuali diminuiscono da oltre 1.900 mm nel sud a circa 50 mm nel nord. Ampie aree dell'isola possono essere classificate come deserti artici a causa delle precipitazioni limitate.
Flora e fauna
Il fatto che quasi tutta la vita nel paese sia stata sterminata durante l’ultima era glaciale e che da allora abbia dovuto ricolonizzare l’area, ha avuto una grande influenza sui tipi di organismi che si possono trovare oggi nei diversi ecosistemi.
Ci sono aree sia sulla terraferma che in mare che sono caratterizzate da un livello relativamente elevato di produzione primaria rispetto ad altre aree. Queste aree, come le coste, sono luoghi attraenti per i numerosi organismi che sono permanentemente associati ad esse o che li frequentano in determinati periodi dell'anno. Altre aree, ad esempio, i deserti polari e i laghi salini, hanno meno specie e supportano solo organismi specificatamente adattati alle particolari condizioni ambientali.
Escursionisti nei ditorni dell'insediamento di Kapisillit, comune di Sermersooq, Groenlandia occidentale. © Photo by Aningaaq Rosing Carlsen - Visit Greenland
La vegetazione del paese è caratterizzata principalmente dalla tundra e comprende piante come il carice e l'erba di cotone. Molto comuni sono anche i licheni vegetali. Le limitate aree libere dai ghiacci sono quasi totalmente prive di alberi, anche se alcuni arbusti di betulle nane, salici e ontani riescono a sopravvivere nelle valli riparate del sud.
Nonostante il dominio della calotta glaciale interna, la fauna selvatica della Groenlandia ha un dominio molto più vasto di quello a cui gli uomini e le piante abbiamo accesso. La Groenlandia ha il parco nazionale più grande del mondo e questo è uno dei motivi della sua diffusa e abbondante fauna selvatica.
Femmina di orso polare con il suo cucciolo © Photo by Photo by Aningaaq R. Carlsen - Visit Greenland
Sull'isola si possono trovare diverse specie di mammiferi terrestri, tra cui orsi polari, buoi muschiati, renne, volpi artiche, lepri delle nevi, ermellini e lemming. Foche e balene si trovano nelle acque circostanti e in passato costituivano la principale fonte di nutrimento per i groenlandesi così come il merluzzo, la passera e l'ippoglosso tra i pesci d'acqua salata e il salmone e il salmerino alpino tra quelli di acqua dolce.
La popolazione groenlandese
I groenlandesi sono principalmente di estrazione Inuit che, a seconda della regione da cui provengono, si chiamano Kalaallit (groenlandesi occidentali), Inugguit (del distretto di Thule) o Iit (groenlandesi orientali). I groenlandesi chiamano il proprio paese Inuit Nunaat o Kalaallit Nunaat, che significa rispettivamente "Terra del popolo" o "Terra dei groenlandesi". Sono fortemente mescolati con i primi ceppi di immigrati europei. Più di un decimo della popolazione è danese, la maggior parte nata in Danimarca.
Ritratto di un musher di Ilulissat con la sua slitta e la sua muta di cani © Photo by Mads Pihl - Visit Greenland
Nonostante l’influenza occidentale esercitata dalla presenza danese in Groenlandia e, più recentemente, dal maggiore accesso ai mass media internazionali, le attività culturali tradizionali degli Inuit, come l'intaglio della pietra ollare, la danza dei tamburi, la costruzione di kayak, sono ancora praticate.
La Groenlandia è divisa in 18 contee, ciascuna con la propria capitale, e un totale di 59 insediamenti. Sul suolo groenlandese vivono circa 56.000 persone, di cui l’80% risiede nelle città (19.600 solo nella città di Nuuk) e circa il 20% negli insediamenti. La maggior parte della popolazione vive nella Groenlandia occidentale nelle contee di Nuuk, Maniitsoq e Sisimiut. Le contee del sud e le regioni di caccia alle balene e alle foche situate a Uummannaq, Upernavik, Qaanaaq nonché le contee di Tasiilaq / Ammassalik e Ittoqqortoormiit sono le meno popolate.
Le lingue ufficiali dell'isola sono il Kalaallisut (groenlandese occidentale) e il danese. I dialetti Tunumiit (groenlandese orientale) e Inuktun, o Avanersuarmiutut (groenlandese settentrionale), sono parlati da gruppi più piccoli di persone. Il groenlandese è la lingua principale di insegnamento nelle scuole, ma si continua ad insegnare anche il danese.
Per la formazione professionale bisogna trasferirsi nella capitale Nuuk dove c'è l'unica università groenlandese dal 1987 con quattro facoltà: amministrazione (economia, diritto, gestione aziendale), storia culturale e sociale, filologia e media groenlandesi e teologia. Per studi diversi la scelta è trasferirsi in Danimarca.
Una folla di persone si è radunata presso la chiesa di Nanortalik, nel sud della Groenlandia © Photo by Mads Pihl - Visit Greenland
Il luteranesimo evangelico è la religione ufficiale ed è seguito dalla maggioranza della popolazione. Le credenze tradizionali, compreso lo sciamanesimo, sono ancora praticate da una piccola minoranza.
L'economia: la pesca, le risorse minerarie e il turismo.
L’economia della Groenlandia è stata a lungo basata sulla pesca. A tutt’oggi l’industria della pesca continua ad essere la principale fonte di reddito del paese. La caccia alle foche e alle balene, un tempo il pilastro dell’economia, è diminuita drasticamente all’inizio del XX secolo ed è stata soppiantata dalla pesca, dall’inscatolamento e dal congelamento di merluzzo, gamberetti e altri animali marini. Oltre a soddisfare il fabbisogno interno, il pesce (principalmente ippoglosso) e i crostacei (principalmente gamberetti) costituiscono le principali esportazioni della Groenlandia. Il principale partner commerciale della Groenlandia è la Danimarca, sebbene intrattenga scambi commerciali anche con altri paesi.
Un pescatore di Sisimiut in Groenlandia fotografato sulla sua barca nel porto © Photo by David Trood - Visit Greenland
L’agricoltura è possibile soltanto su l’1% della superficie totale del territorio groenlandese ed esclusivamente nelle regioni meridionali libere dai ghiacci. Fieno e ortaggi sono le principali colture coltivate. L'allevamento ovino commerciale iniziò all'inizio del XX secolo. Anche le renne vengono allevate per la carne. Tuttavia, i mammiferi marini – foche, trichechi e balene – sono ancora la fonte di carne più importante.
Sebbene esistano riserve accertate di alcune risorse naturali come uranio, carbone, criolite, zinco, piombo e oro, in quantità significative, queste non sono ancora state sfruttate a causa degli elevati costi di estrazione e trasporto, oltre a considerazioni ecologiche che hanno a lungo limitato lo sfruttamento di queste risorse; tuttavia, il riscaldamento globale non solo ha sciolto il ghiaccio marino e reso più accessibile l’esplorazione di petrolio e gas naturale, ma ha anche aperto tratti di terreno per lo sfruttamento minerario. Il modo in cui alle aziende straniere sempre più interessate è stato consentito di intraprendere l'esplorazione e l'estrazione mineraria è diventato una questione al centro del dibattito politico in Groenlandia all'inizio del 21° secolo.
Una discussione simile investe anche lo sviluppo turistico del paese. L’industria del turismo in Groenlandia è ancora relativamente piccola, ma è vista come un importante motore economico per il futuro del paese. La sfida di questo cambiamento sarà gestire questo processo guardando al turismo non solo come un’attività strettamente economica, ma piuttosto come una forza sociale con profonde capacità di trasformazione, nel bene ma anche nel male, per le società, le culture e l’ambiente. Pertanto la speranza è che lo sviluppo turistico vada avanti con il rafforzamento dei valori culturali e naturali del territorio, dando priorità alle comunità e alle imprese locali.
© Visit Greenland
Seguendo quella che è la suddivisione che viene fatta dall'Ente del Turismo groenlandese abbiamo ripartito il vasto territorio groenlandese in diverse aree che includono ognuna destinazioni distinte, ciascuna con il proprio fascino. Quindi se volete continuare l'esplorazione non vi resta che seguire i link che trovate di seguito.
- Groenlandia orientale
- Groenlandia occidentale
- Baia di Disko
- Groenlandia meridionale
- Groenlandia settentrionale
© cover photo by Mantas Hesthaven - Visit Greenland